Il passero consigliere della lepre
In un prato verde viveva una serena famiglia di lepri, che trascorreva la giornata a cercare cibo e a godersi la tranquillità. La fiducia nell'ambiente che la circondava aveva reso le lepri meno pronte e vigili nei confronti dei pericoli che la natura può celare.
Una mattina che sembrava come tutte le altre, nessuno della famiglia di lepri si accorse della presenza di un predatore affamato, che volava sopra di loro. Senza farsi notare, planava con le ali spiegate e gli artigli pronti a colpire.
Un passero appollaiato su un albero osservava la scena in silenzio. Quando una lepre venne catturata iniziò a commentare: “Lepre distratta! Avresti dovuto prestare più attenzione, non è bastata la tua corsa e adesso farai la fine che meriti”.
Proprio mentre proferiva quelle parole, il passero venne attaccato da un falco e mangiato in un solo boccone.
Morale della favola: chi critica gli altri senza badare ai propri problemi e senza occuparsi di sé stesso, rischia di finire nella stessa situazione difficile
-Versione in latino:
Passer ad Leporem Consiliator
Sibi non cavere et aliis consilium dare
stultum esse paucis ostendamus versibus.
Oppressum ab aquila, fletus edentem graves,
leporem obiurgabat passer 'Ubi pernicitas
nota' inquit 'illa est? Quid ita cessarunt pedes?'
Dum loquitur, ipsum accipiter necopinum rapit
questuque vano clamitantem interficit.
Lepus semianimus 'Mortis en solacium:
qui modo securus nostra inridebas mala,
simili querella fata deploras tua'.
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